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Gli obiettivi di semplificazione della disciplina in materia di appalti pubblici sono stati attuati con il d.lgs. 31 marzo 2023 n. 36, Codice dei contratti pubblici, entrato in vigore il 1° aprile 2023 e divenuto efficace, con i relativi allegati, il 1° luglio 2023. L’obiettivo principale è stato quello di semplificare il quadro normativo, ponendo l’accento sul risultato finale cui è funzionale la procedura di gara. Si tratta di un codice immediatamente autoesecutivo. Disciplina l’intera procedura di gara, accompagnando amministrazioni e operatori economici dalla fase iniziale della programmazione e progettazione sino all’aggiudicazione e all’esecuzione del contratto.
Struttura:
Una scelta qualificante è stata quella di dedicare la Parte I del Libro I alla codificazione dei principi generali, che il previgente codice (d.lgs. n. 50/2016) non conteneva, assolvendo a una funzione di completezza dell’ordinamento giuridico e di garanzia della tutela di interessi che altrimenti non troverebbero adeguata sistemazione nelle singole disposizioni.
Si è voluto dare un contenuto concreto e operativo a clausole generali altrimenti eccessivamente elastiche (ad es., la specificazione del concetto di buona fede), utilizzare la norma-principio per risolvere incertezze interpretative (ad es., i principi che delimitano il campo di applicazione del codice) o per recepire indirizzi giurisprudenziali ormai divenuti “diritto vivente” (norma sulla tassatività delle cause di esclusione e sul correlato regime delle clausole escludenti atipiche).
La codificazione dei principi si articola in due titoli distinti: Titolo I, dedicato ai principi generali veri e propri (risultato, fiducia, accesso al mercato, buona fede e tutela dell’affidamento, solidarietà e sussidiarietà orizzontale, auto-organizzazione amministrativa, autonomia negoziale, conservazione dell’equilibrio contrattuale, tassatività delle cause di esclusione, applicazione dei contratti collettivi di lavoro), e Titolo II che, invece, codifica principi comuni a tutti i Libri del codice in materia di campo di applicazione, di responsabile unico dell’intervento e di fasi della procedura di affidamento.
Il nuovo Codice mira a favorire una più ampia libertà di iniziativa e di auto-responsabilità delle stazioni appaltanti, valorizzandone autonomia e discrezionalità amministrativa e tecnica.
La Collana de Le Fonti del diritto, dunque, amplia il catalogo e si arricchisce di un nuovo ed attuale titolo che, nella sua prima edizione, mira a fornire agli operatori del diritto un prezioso strumento di interpretazione e guida in un settore appena riformato. Come tutti i volumi della Collana, anche questo fornisce un dettagliato indice analitico, in chiusura di volume, per guidare il lettore nella specifica ricerca degli argomenti trattati.